Agosto sta finendo, l’estate finalmente rinfresca e io ne sono immensamente felice. Avevo definito queste settimane come “momento di relax”… ma non ho ottenuto esattamente il riposo che desideravo.
In un’altra epoca, forse, mi avrebbero definita cagionevole di salute oppure debole di cuore. Se fossi stata il personaggio di un romanzo avrebbero narrato di come un evento infausto avesse agito per farmi diventare improvvisamente sensibile, malata. E allora avrei avuto ogni genere di motivazione per stare a riposo forzato, magari in ritiro lontano da tutti.
Purtroppo, questa epoca moderna non ammette scusanti: ti punge, ti salassa, ti appiccica cerotti, ti legge da ogni parte e alla fine ti impacchetta un nome strano accanto ad una scatola di rimedi chimici e tanto basti per ritenerti aggiustato.
Così se n’è andato il mio agosto di relax: a preoccuparmi per qualcosa che non sapevo nominare e a sperare che qualcuno prendesse sul serio il mio malessere e mi aiutasse a trovare una soluzione – e vi assicuro che non è stato semplice.
Vorrei poter dire che ho approfittato dei giorni in cui non riuscivo a muovermi molto per scrivere qualcosa di nuovo ma non è stato così. Probabilmente è anche giusto: ci sono momenti in cui tutto deve andare in pausa e rimangono attivi solo i bisogni primari, giusto perché è comunque necessario sopravvivere.
Forse anche questo vuol dire relax.
Ora che, in qualche modo, una soluzione pare arrivata e mi sento molto meglio sono pronta per rimettermi in moto.
E per comunicare una splendida notizia, che merita un post tutto suo!
Spero che abbiate trascorso un agosto più sereno del mio!
Un abbraccio a tutti.

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